La fantascienza da una nuova prospettiva – #ProgettoVanigiò

Solitamente nelle opere letterarie e/o cinematografiche di fantascienza esploriamo nuovi mondi attraverso il nostro punto di vista meravigliato. Ma se per una volta fossero gli alieni ad osservare noi umani dalla loro prospettiva? Ecco l’idea che sta alla base di Progetto Vanigiò.

Sì lo so, l’ultimo post risale allo scorso luglio. Tra il NaNoWriMo e l’uscita del mio primo libro  ho trascorso dei mesi un po’ di fuoco, eppure non ho mai smesso di dedicarmi anche a Progetto Vanigiò.

Per chi fosse nuovo, Progetto Vanigiò è il nome in codice della light novel a cui sto lavorando e in questa serie di blog-post intendo documentare il processo creativo che mi porterà alla stesura effettiva dei volumi.

Negli appuntamenti precedenti abbiamo visto cos’è una light novel, abbiamo parlato della protagonista Bailey e ti ho accennato qualcosa sull’ispirazione dietro a questo progetto. Oggi invece inizierò dalla trama e da lì mi aggancerò alle tematiche che prevedo di sviluppare a partire dall’argomento principale.

La trama

La storia inizia nel settembre del 2006.

Gli umani non hanno mai avuto contatti diretti con forme di vita extraterrestri, perciò sono generalmente convinti di essere gli unici abitanti dell’Universo.

In realtà la Terra si trova in una zona deserta, troppo lontana a società aliene poco avanzate. Quelle che invece possiedono la tecnologia per raggiungere la Terra, semplicemente ritengono gli umani delle creature primitive, addirittura classificate come “parassiti”. Ecco perché nessun extraterrestre ha motivo di spingersi fino al Sistema Solare.

Ma allora per quale ragione Bailey vive proprio sulla Terra?

Bailey ha 14 anni e da sempre occupa il corpo di un essere umano. Nonostante ciò fatica molto a trovare il suo posto nel mondo, eccetto a Vanigiò: un bizzarro centro giovanile con il potere di disintegrare la monotonia della vita terrestre!

Quanto al pianeta originario di Bailey, è davvero lontano. Fa parte di in un altro universo: un mondo dove gli esseri umani collaborano con le creature extraterrestri, tramite un’organizzazione in cui studia il quattordicenne Daichi.

Bailey e Daichi scoprono di poter comunicare pur vivendo in universi paralleli e tra i due nasce una profonda amicizia. Non sanno ancora di essere legati da un segreto molto più grande di loro, che un giorno li porterà a sentire il peso di un’importante responsabilità…

Daichi

Dalla trama emerge prima di tutto un personaggio che non ti avevo ancora presentato. Si chiama Daichi e avrà il ruolo di co-protagonista.

Cosa posso dirti su di lui? Ad oggi non molto più di quanto hai già letto nella trama. Il character design è al momento incompleto, perché mi mancano dei dettagli per completare il suo outfit.

I due protagonisti di Progetto Vanigiò hanno caratteri opposti e al tempo stesso complementari: mentre Bailey tende ad essere introversa e insicura, Daichi è invece estroverso e rassicurante. Ma nonostante sia lui la personalità più forte tra i due, in realtà è Bailey l’unica in grado di combattere per il destino di Daichi. In che senso? Beh, tutto questo lo scoprirai soltanto nel corso della trama, io ti ho già detto troppo!

Le tematiche

La relazione tra alieno e diversità

In uno dei precedenti articoli ho accennato a come immagino un possibile rapporto tra umani ed extraterrestri.

Mentre in genere nelle opere di fantascienza conosciamo l’extraterrestre attraverso gli occhi di noi esseri umani, in Progetto Vanigiò ci vediamo invece riflessi da un altro punto di vista: quello di creature molto più sviluppate sia intellettivamente, sia tecnologicamente.

Nel corso della light novel esploreremo la relazione tra alieno e diversità: di solito siamo noi a considerare “extraterrestre” qualcosa che ci sembra inusuale, ma se invece visti attraverso altri occhi risultassimo noi quelli strani? Se fossero gli esseri umani (tutti, a prescindere da etnia, genere o gusti personali) a subire pregiudizi e discriminazioni, in quanto creature fragili e sottosviluppate?

Il bullismo in ogni sua forma sarà chiaramente al centro della storia, anche perché io stessa ho vissuto in prima persona la sensazione di sentirsi aliena rispetto alla società.

Bailey rivelerà il suo passato con il bullismo sulla Terra, ma a differenza mia lei è realmente un’extraterrestre in incognito. Lei sa bene che i gli stessi bulli, così come tutti i suoi amici umani, appartengono a una specie sottosviluppata rispetto al suo pianeta d’origine. Eppure, questa consapevolezza non è sufficiente a farla sentire superiore.

Il multiverso

Il concetto di multiverso farà da sfondo a tutta la storia.

Se mi segui su TikTok, hai sicuramente notato quanti vlog ho girato sulla fase di studio, fondamentale per documentarmi sull’ambientazione della mia light novel.

Ora mi sto invece dedicando al Worldbuilding, ovvero la costruzione di quell’ambientazione basandomi sui frutti dei mesi trascorsi a studiare.

In quanto opera science fantasy (sottogenere della fantascienza che presenta sfumature fantasy), la storia conterrà elementi non necessariamente realistici. Nonostante ciò lo studio rimane fondamentale, perché fa la differenza tra una scelta consapevole di aggiungere spiegazioni fantasy e una scelta inconsapevole.

Per costruire il multiverso di Progetto Vanigiò sto quindi partendo dalle nozioni che la scienza ci mette a disposizione sull’argomento. Tuttavia non si tratta di vere e proprie teorie, ma piuttosto interpretazioni di meccanica quantistica o della Relatività di Einstein. Per chiarire: sono ipotesi che si reggono su basi scientifiche, però essendo attualmente impossibili da smentire o dimostrare non hanno la stessa oggettività di una teoria.

Una volta poste le basi sto iniziando a immaginare come potrebbero essere strutturati degli eventuali universi a noi inaccessibili, in alcuni dei quali le leggi della fisica consentirebbero lo sviluppo di quelli che definiamo “poteri sovrannaturali” (ecco l’elemento fantasy).

Non posso dirti molto di più, anche perché è tutto work in progress, ma sicuramente avrò modo di approfondire ulteriori aspetti nei futuri post.

Cosa spero di trasmettere

Personalmente tendo ad avere una mente rigida e razionale, quindi il concetto di “magia” cozza un po’ con la mia indole. Per di più, uno dei miei obiettivi è dimostrare che le opere in stile anime/manga non raccontano necessariamente storie utopiche, lontane dalla realtà o destinate soltanto ai “sognatori”.

Sembra strano che io lo dica dopo averti appena mostrato un drago e spiegato che l’ambientazione principale dei miei romanzi sarà proprio il multiverso, ma al tempo stesso ti fa capire perché ho scelto di mettermi a studiare e partire dalle nozioni scientificamente “approvate” sull’argomento.

Okay, oggi ho messo abbastanza carne al fuoco. Se hai voglia di seguire le fasi di progettazione e stesura di Progetto Vanigiò ti basta cercarmi su Instagram e TikTok.

Intanto lasciami qualche feedback oppure fammi sapere cosa ti piacerebbe leggere in una light novel di fantascienza: quali tematiche che non hai mai visto approfondire vorresti poter vivere tra le pagine di un libro? Raccontamelo nei commenti!